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Filetti Di Acciughe "Selezione" Gr.100 - Nardin

Prezzo di listino €24,00

Imposte incluse.

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Solo 6 disponibili in magazzino

Latta da 100gr.

 

I Filetti di Acciughe Nardin “Selezione” sono scelti manualmente per dimensione e compattezza dei filetti stessi: ogni latta contiene 12/14 filetti, il top del top che il Mar Cantabrico possa offrire! Tramandato da generazioni dalla famiglia Nardin, tutto il procedimento è rigorosamente manuale, compreso l’inserimento dei filetti. Il Segreto per una acciuga così buona, delicata e succulenta? La freschezza della materia prima: Nardin acquista solo la quantità necessaria per la lavorazione giornaliera, dal porto allo stabilimento la distanza è di 6 km, finite le acciughe, il giorno dopo si ricomincia da capo.

Le acciughe sono pescate in primavera, le cd “acciuga di campagna”, riconosciute come le migliori al mondo: sono grandi, sode e con una quantità di grasso nettamente superiore, fattore che permette una salatura perfetta. Una volta acquistato il lotto, le acciughe vengono eviscerate, viene tolta loro la testa e disposte in latte dello stesso diametro. Uno strato di acciughe ed uno strato di sale, così fino a superare di 5, 6 centimetri l’orlo della latta. A questo punto, intorno all’eccedenza viene posta una fascia di metallo detta “camicia” per non far cadere le acciughe che saranno quindi pressate così da far uscire l’acqua in eccesso e permettere la corretta stagionatura. 

Perché la latta è sempre della stessa dimensione? Perché il valore delle acciughe viene determinato dal loro numero per strato: meno ce ne sono, più sono grandi, più valgono. La tradizione delle acciughe sotto sale affonda le sue radici indietro nel tempo e racconta una storia che profuma di Sicilia ma parla spagnolo. Basco per l’esattezza. L’acciuga salata infatti l’hanno inventata i siciliani: tuttavia, a cavallo tra ‘800 e ‘900, nelle acque di Sicilia la presenza di questi pesci sembra venir meno, così i pescatori isolani sono costretti a varcare le Colonne d’Ercole e a rivolgere le loro prue verso il Golfo di Biscaglia.

E qui, nel mar Cantabrico, scoprono non solo che ci sono acciughe bellissime, grandi e sode, ma che di questa incredibile “abbondanza” gli spagnoli non sanno cosa farsene: per loro sono un prodotto povero, da consumare solo fresco, non degno di essere lavorato e conservato per il futuro. Consapevoli della loro potenziale ricchezza, alcuni siciliani lungimiranti decidono di emigrare a Santogna, capitale della Cantabria. Ancora oggi, la maggior parte delle aziende produttrici di acciughe in Cantabria sono di discendenza siciliana, proprio come Nardin.

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